Come abbassare il colesterolo cattivo Ldl? Dieta è attività fisica sono di norma la risposta accademica alla fatidica domanda. Poi ovviamente, più si sale con gli anni, più il rischio di intasare le arterie e sollecitare di conseguenza il cuore aumenta. In sostanza sembrerebbe che una volta raggiunto l’obbiettivo di rientrare nei valori ottimali si debba per forza mantenere uno stile di vita sano e controllato.
Un aiuto ai più pigri ma soprattutto a coloro che sono geneticamente predisposti, costretti a tenerlo sotto controllo con dieta o farmaci per tutta la vita, arriva proprio dal nostro paese, precisamente da Napoli.
Nel prossimo futuro, però la situazione potrebbe cambiare radicalmente grazie alla ricerca dell’Università Federico II di Napoli, che ha messo a punto una terapia genica che consente di dire addio al colesterolo cosiddetto “cattivo” con una sola iniezione nella vita.
I primi test sui topi di laboratorio hanno dato esito positivo e il piano è di avviare la sperimentazione sull’uomo entro i prossimi cinque anni.
«Il nostro obiettivo è quello di sviluppare un farmaco che permetta di abbassare il colesterolo cattivo con una sola somministrazione in tutta la vita. Per questo abbiamo preso un virus comune, lo abbiamo reso del tutto innocuo e lo abbiamo sfruttato come ‘navetta’ per trasportare un gene chimerico, appositamente costruito in laboratorio, che permette la produzione di una proteina capace di rimuovere il colesterolo Ldl che circola nel sangue».
Il virus-navetta viene iniettato per via intramuscolare e sfrutta proprio il muscolo come ‘bioreattore’ per produrre grandi quantità della proteina terapeutica, che poi entra in circolo per catturare il colesterolo e portarlo nelle cellule per lo smaltimento.
“L’effetto è prolungato nel tempo, perché il virus rimane invisibile al sistema immunitario e può continuare a operare indisturbato” ha spiegato la ricercatrice Eleonora Leggiero.
Come abbassare il colesterolo cattivo Ldl? La ricerca
Il VirOCol, il virus sintetizzato, è stato messo a punto nei laboratori del Ceinge, il Centro delle biotecnologie avanzate, tra i più importanti poli di ricerca scientifica e sperimentale, operante in Italia e in ambito europeo. un virus sintetizzato, che potrebbe costituire un importante e decisivo elemento di svolta nel contrasto terapeutico al colesterolo, tra i maggiori fattori di incidenza e rischio per le malattie cardiovascolari.
La sperimentazione condotta finora nei laboratori su animali con alto tasso di colesterolo indotto ha dato significativi e attendibili risultati, avvalorando gli obiettivi previsti dal team dei ricercatori del Ceinge di Napoli. La strategia del progetto calibrato su VirOCol è del tutto innovativa – spiega Lucio Pastore, ricercatore scientifico impegnato in studi sulle terapie geniche e sul colesterolo.
“utilizzando le somministrazioni intramuscolari. Il virus, che contiene il gene, indurrà nel muscolo la produzione di una proteina che, a sua volta, è in grado, stando alle verifiche sperimentali, di abbassare il livello del colesterolo. L’iniezione determinerebbe- chiarisce Pastore– il calo permanente di colesterolo, superando del tutto la pratica delle attuali terapie che durano l’intera vita.
Le prospettive sono decisamente interessanti e danno il senso dell’ottimo impegno che viene profuso nella ricerca scientifica dal team, di cui fanno parte Eleonora Leggiero, Martina Esposito, Lorella Tripodi, con il supporto del project manger, Daniele Siniscalco, oltre il citato Lucio Pastore.
Come abbassare il colesterolo cattivo è anche un problema di costi
C’è, però, il problema dei costi da affrontare. Una fase praticabile, considerato che il percorso è tracciato e aperto in ogni caso; e, al termine delle sperimentazioni, bisognerà attendere il “via libera” dell’Ema europea o della Fda statunitense. Di certo, il progetto è stato recepito dalla competente commissione di valutazione nel corso della sua permanenza nella città partenopea.
La presentazione del progetto VirOCol è stata curata nei dettagli e nelle finalità dalla dottoressa Eleonora Leggiero, ricercatrice di Medicina molecolare, originaria di Baiano, dove vivono e risiedono i genitori Bruno Leggiero, già funzionario degli Uffici catastali della provincia di Avellino, la professoressa Concetta Scafuri e il fratello, il professore Gianluca
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