Quando gli amministratori scolastici hanno appreso la notizia che la bimba di soli 5 anni aveva due mamme è stata cacciata dalla sua scuola cristiana in California.
I genitori, Sheena e Lashaune, che per privacy non hanno rivelato il nome della figlia, sono state chiamate dal Mt. Erie Christian Academy di San Diego, poco prima della festa del Labor Day.
All’incontro gli è stata notificata la volontà dell’istituto religioso di non voler più consentire alla loro bambina di assistere ai programmi prescolastici nei campi estivi della scuola.
«Non abbiamo potuto finire la conversazione, ci hanno subito portate in un’altra camera, non ho voglia di guardarle più in faccia”, queste le parole di Sheena al KGTV. “E ‘stato straziante.”
Un uomo che ha affermato di essere il Preside della scuola ha detto al Daily News che “la ragazza è stato respinta dopo la revisione della sua domanda.”
Da quanto si è appreso, sembrerebbe che la scuola abbia riportato tra le note presenti sul libretto dello studente, la possibilità di avvalersi del diritto di rifiutare l’ammissione dei candidati o di interromperne l’iscrizione in qualunque momento.
Sul manuale scolastico si legge: “Ciò include, ma non è necessariamente un limite, le persone che sostengono l’immoralità sessuale; praticando in sostanza uno stile di vita omosessuale o comunque praticando generi di identità alternativi; la promozione di tali pratiche; non è permesso e va contro i principi morali della scuola”
Inoltre, si legge nel primo emendamento, che l’accademia ha diritto di appartenenza sulla base delle credenze religiose, in quanto si tratta di un istituto privato.
La pagina Facebook della scuola è stata sommersa dai commenti, sia di coloro che erano a favore della decisione presa dell’amministrazione che dalle persone che si opponevano a questa discutibile scelta.
I genitori hanno detto che di avere intenzione di intentare una causa contro l’Istituto per difendere i diritti civili.
“Voglio che la mia bambina sia sicura quando si cresce”, ha detto Sheena all’emittente TV. “Non voglio che sia discriminata a causa del suo stile di vita”.
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